MaurizioSognando Jupiter
Il giro del mondo trent’anni dopo
Sognando Jupiter:
“Nel 1973 decisi di fare il giro del mondo in motocicletta. L’idea mi venne all’improvviso, quasi dal nulla. Era un giorno piuttosto grigio sulla costa meridionale dell’Inghilterra. Scelsi la moto essenzialmente per due ragioni. Innanzitutto sembrava il mezzo più versatile. In secondo luogo pensavo che nessuno avesse mai tentato l’impresa in moto, quindi ne sarebbe venuto fuori un buon libro. Ero uno scrittore, non un motociclista. Anche se amavo le moto da quando ero bambino, in realtà non ne sapevo niente, ma la cosa non mi preoccupava più di tanto. Milioni di persone andavano in moto, perché non io? Avevo quarantadue anni. Qualcuno disse: «Sei troppo vecchio per cose del genere!»; ma nemmeno questo mi preoccupò e, in effetti, l’età risultò quella giusta. Il viaggio durò quattro anni. Fu molto difficile e molto emozionante, e ne venne fuori I viaggi di Jupiter, un libro che parecchi hanno letto. Se mi avessero detto che lo avrei rifatto a settant’anni, mi sarebbe parso ridicolo. Settant’anni sono davvero troppi per cose del genere.
In realtà ventiquattro anni dopo, a sessantanove anni, ho pensato: perché no? Sono ancora in grado di andare in moto”
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